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Grop Tradizional Furlan

    Risate libere, battute da osteria, semplici, banali, sciocche, infantili, che se anche dovessimo raccontarle o scriverle nessuno le capirebbe. Questo è il Grop Tradizional Furlan. Gli stessi componenti da quando il gruppo è stato costituito (nel 1999).

    Come fate? ci chiedono. Come avete fatto a rimanere assieme per tanti anni e, ancora oggi, riuscite a divertirvi, a suonare assieme? Rispetto reciproco? Amicizia vera… fortuna? Non lo sappiamo ma, certamente, dopo un po’ che non suoniamo assieme ci cerchiamo, ci telefoniamo e forse è questa la vera spiegazione.

    Noi ci troviamo a prescindere dall’impegno musicale. Ancora la musica diventa strumento di aggregazione, di amicizia, di condivisione. Non c’è bisogno di metterci d’accordo: cosa suoniamo? dove ci mettiamo? quale tonalità? Ma dai! Sai bene che è una vita che suoniamo in “Sol”… il quinto grado della scala ci perseguita e ci affascina. In realtà ci sono dei motivi, diciamo, tecnici ma quando accade che si va in Re, ad esempio, ci sembra di essere pesci fuor d’acqua.

    Poi, immancabile, appare il cimelio, la “coperta di Linus” del Grop: la liste, ovvero i titoli dei brani rigorosamente manoscritti da Franco. Risiede in qualche anfratto della custodia della sua fisarmonica e quando meno te l’aspetti salta fuori. In realtà non ci fornisce un grande aiuto (sappiamo benissimo quali sono i brani da suonare) ma è rassicurante ripetere il rituale dello sguardo alla lista dei pezzi.  E così come è uscita ritorna nella custodia. Si parte con la Suite Friuli, a sec! (di botto)

    La careta